Muu

In numerose stalle dei masi altoatesini ci sono i bovini. Questi sono gli animali domestici più importanti per l’uomo. Il bovino discende dall’uro, un bovino selvatico estinto già da tanto tempo.
I bovini sono ruminanti. Sono erbivori e hanno uno stomaco costituito da più parti. Lì il loro cibo è predigerito prima di essere trasportato di nuovo nella bocca dove è masticato ancora una volta a fondo.
I bovini domestici danno all’uomo carne, latte e pelle. Una volta venivano anche utilizzati come animali da tiro e da soma. Oggi vengono utilizzate macchine a questo scopo. L’animale femmina si chiama mucca, il bovino maschio invece viene chiamato toro. Nella stalla si trovano anche vitelli, i giovani bovini domestici.
I vitelli bevono il latte della mucca madre. Le mammelle delle bovine femmine sono piene di latte. Quando il vitellino ha bevuto sufficientemente, arriva il contadino o la contadina e munge la mucca. Questo latte fresco si trova poi sul tavolo a colazione. Mmh… è particolarmente delizioso!
Razze bovine conosciute sono: Grigio Alpina, Bruna, Frisona, Pezzata Rossa/Simmental, Pinzgauer.
La gallina

Ad un maso in Val Venosta le galline fanno coccodè. Razzolano e beccano nella terra in cerca di chicchi, coleotteri e residui di piante.
Il gallo canta orgogliosamente. Questo animale maschio è più variopinto delle femmine. Con un forte “chicchirichì“ convoca le sue galline.
“Guarda un po’, i pulcini”, dice la contadina e indica le giovani galline. Solo poco tempo fa
sono sgusciati dalle uova covate dalle galline. Una gallina può fare fino a 300 uova all’anno. I polli vengono allevati anche per la loro carne. Ai bambini piace particolarmente il pollo all’arrosto.
Il cane

Matteo e Roberta arrivano ad un maso in Alto Adige. Scendono dalla macchina e vengono salutati dal cane del maso.
Tutti i cani domestici discendono dal lupo. Alcune migliaia di anni fa, gli uomini hanno cominciato ad allevare giovani lupi e
addomesticandoli da animali feroci sono diventati fedeli accompagnatori, dell'uomo, con cui stringono un legame unico.
Più tardi sono state allevate delle razze canine per determinati scopi. Oggi esistono circa 400 razze canine diverse.
Nei masi altoatesini i cani fanno la guardia, aiutano a dirigere le mucche nei prati o nelle stalle, seguono il padrone nella caccia o il pastore nella guida del gregge.
Durante le loro vacanze, Matteo e Roberta diventano amici del cane del maso, si scatenano con lui sul prato e
fanno lunghe passeggiate con lui nel bosco.
Già adesso pensano con gioia di tornare a trascorrere la loro vacanza in un maso in Alto Adige.La pecora

Jacopo e suoi genitori viaggiano nella Val Senales. Vedono un grandissimo gregge di pecore. Il pastore con il suo cane conduce il gregge da una malga all’altra.
Gli animali mangiano erbe e altre piante. “Guarda, una pecorella”, dice Jacopo. Indica un agnello. L’animale maschio con le corna si chiama montone o ariete.
Le pecore ci danno lana, carne e latte.
In Alto Adige vivono circa 49.000 pecore.
La capra

Giacomo vede una capra. Già da tanto tempo gli uomini tengono le capre come animali domestici. Il latte di capra è particolarmente sano. Con esso viene anche prodotto formaggio. Anche la carne di capra è buona. La pelle viene trasformata in cuoio.
Inoltre esistono razze come la capra d’angora e la capra cachemire che forniscono una lana molto fine e quindi molto cara.
La capra femmina si chiama capra. Una giovane capra è un caprettino.
In Alto Adige vivono circa 17.000 capre.
Il maiale

Al maso Serena va nel porcile. Lì
grugnisce un gran numero di maiali.
I nostri maiali domestici discendono dai cinghiali.
Sono allevati per mangiare la loro carne. A Serena piace di più lo speck contadino che mangia durante la sua vacanza al maso.
“Questa è una scrofa”, dice il contadino. Indica la femmina del maiale. I piccoli si chiamano porcellini. “E lì sta sdraiato il verro”, spiega il contadino. Così si chiama il maiale maschio.
I maiali hanno una coda a ricciolo. In rapporto al loro corpo pesante i piedi dei maiali sembrano quasi graziosi. I maiali
sono animali onnivori.Il trattore

“Guarda un po’, un trattore”, dice Maximilian e indica un trattore. Questo trattore ha grandi ruote posteriori e piccole ruote anteriori.
Il contadino sta seduto sul trattore e
lo guida trascinando l'aratro sul campo. Un tempo per questi lavori venivano utilizzati cavalli e bovini, spiega la contadina. Con il trattore però si lavora più velocemente.
I trattori hanno un motore forte. Tirano una serie di macchine agricole
come l'erpice, il voltafieno, la mietitrice, il nebulizzatore, il carrello elevatore e diversi rimorchi agricoli.Il cavallo

Lena vuole assolutamente imparare a fare equitazione. Vuole stare in sella, tenere le redini in mano e cavalcare. Può andare a un maso per
appassionati di cavalli e fare amicizia con i pony.
Sul prato dietro il maso si scatenano i puledri. Dopo 11 mesi di gravidanza, la giumenta – così si chiama la femmina del cavallo – mette al mondo un puledro. Uno stallone, un cavallo maschio, si trova in stalla.
I cavalli mangiano erbe, fieno ed avena. Sono erbivori, ma a differenza dei bovini non sono ruminanti. Oggi i cavalli vengono utilizzati in gran parte per fare equitazione. Una volta questi animali ungulati
- cioè con uno zoccolo che ricopre le falangi delle dita - venivano attaccati alla carrozza.
Da circa 5000 anni gli uomini tengono i cavalli come animali domestici.
Dagli animali selvatici di tanto tempo fa sono state allevate diverse razze equine: i grandi e pesanti cavalli da tiro e i più leggeri cavalli mezzosangue, adatti per il tempo libero e l’equitazione.
Dal punto di vista del
colore, i cavalli si distinguono in bianchi, morelli e sauri, cioè cavalli bianchi, neri e marroni rossicci.
In molti masi dell’Alto Adige si trovano i cavalli avelignesi. Si tratta di un cavallo di media grandezza, autoctono e molto adatto all’equitazione. L’avelignese ha una criniera bionda.