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Vacanze in agriturismo a Salorno
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Vacanze in agriturismo a Salorno

Una vacanza in agriturismo a Salorno è l‘occasione per conoscere la la storia del più famoso buffone di corte della Germania, il nano Perkeo, che qui nacque nel 1702.

Grande bevitore, il celebre buffone deve il suo nome alla curiosa risposta che era solito dare quando gli veniva chiesto se desiderasse ancora qualcosa da bere: “Perchè no?”, risposta che lo rendeva subito disponibile a dar lavoro ai mescitori e al suo fegato… Nato in realtà con il nome di Giovanni Clementi o Clemens Pankert, nel 1720 fu ingaggiato come buffone di corte dal Principe Elettore Carlo III Filippo del Palatinato. In seguito, il Principe lo nominò custode della grande botte del castello di Heidelberg, al tempo la più grande del mondo.
Chi, meglio di un salornese, avrebbe potuto svolgere questo compito? Il paese più a sud dell’Alto Adige, a circa 30 chilometri da Bolzano, è la più grande zona di produzione di vino bianco della provincia e si trova sulla Strada del Vino dell’Alto Adige. Oltre ai buoni vini bianchi, Salorno ha molto altro da offrire...

Una vacanza in agriturismo a Salorno è l‘occasione per conoscere la la storia del più famoso buffone di corte della Germania, il nano Perkeo, che qui nacque nel 1702.

Grande bevitore, il celebre buffone deve il suo nome alla curiosa risposta che era solito dare quando gli veniva chiesto se desiderasse ancora qualcosa da bere: “Perchè no?”, risposta che lo rendeva subito disponibile a dar lavoro ai mescitori e al suo fegato… Nato in realtà con il nome di Giovanni Clementi o Clemens Pankert, nel 1720 fu ingaggiato come buffone di corte dal Principe Elettore Carlo III Filippo del Palatinato. In seguito, il Principe lo nominò custode della grande botte del castello di Heidelberg, al tempo la più grande del mondo.
Chi, meglio di un salornese, avrebbe potuto svolgere questo compito? Il paese più a sud dell’Alto Adige, a circa 30 chilometri da Bolzano, è la più grande zona di produzione di vino bianco della provincia e si trova sulla Strada del Vino dell’Alto Adige. Oltre ai buoni vini bianchi, Salorno ha molto altro da offrire...

 

Noblesse oblige
Le prime testimonianze storiche riguardanti Salorno risalgono al 575 d.C. Il paese si trova in una posizione strategica, nel punto in cui la Valle dell’Adige si restringe dando origine alla così chiamata Chiusa di Salorno. Questo collo di bottiglia rappresenta oggi il confine tra l’Alto Adige e il Trentino ed anche quello linguistico tedesco-italiano. Questa fortunata posizione è stata favorevole allo sviluppo e all’arricchimento del paese. Per questa zona passava infatti – ma ancora oggi è così – una delle più importanti rotte commerciali tra l'Europa settentrionale e meridionale, tanto da permettere a Salorno di diventare un’importante stazione di posta per commercianti e viaggiatori. Oltre al commercio e ai servizi postali, nei secoli scorsi Salorno era nota per l’allevamento del baco da seta. Attratte dalla prosperità del paese, numerose famiglie nobili si trasferirono qui, tanto da rendere il comune quello con la maggior concentrazione di aristocratici dell’Alto Adige. L’influenza di queste famiglie si ritrova ancora oggi nell’architettura degli edifici di Salorno: il paese è caratterizzato da residenze nobiliari medievali, rinascimentali e Barocche. Una vacanza in agriturismo a Salorno è quindi la più nobile delle scelte.


Natura e arte
Oltre al centro storico di Salorno, il comune comprende le frazioni di Pochi e Cauria, che sono il punto di partenza per numerosissime escursioni. La cosa non sorprende, visto che entrambe le frazioni si trovano nelle immediate vicinanze del Parco Naturale Monte Corno, che offre una rete di sentieri di oltre 400 chilometri. Proprio dalla frazione di Cauria parte un sentiero che conduce sulla cima del Monte Corno.
Chi dal proprio appartamento o la propria camera a Salorno raggiunge Pochi, potrà visitare il Giardino delle sculture di Sieglinde Tatz-Borgogno. Attraverso circa 200 opere, l’artista affronta il tema della libertà e dell’armonia, tra arte e natura. Il Sentiero del Dürer, da Pochi, attraverso Laghetti, frazione di Egna, giunge fino a Salorno. Il percorso prende il suo nome dal famoso pittore tedesco Albrecht Dürer che nel 1494, mentre si dirigeva a Venezia, dovette deviare passando per Pochi a causa dello straripamento dell’Adige e dell’inondazione della strada principale. Chi vuole dedicare solo un paio d’ore ad un escursione non si perda la più grande attrazione di Salorno: l’Haderburg, il Castello di Salorno.

Il comune più a sud dell'Alto Adige, situato a circa 30 chilometri a sud di Bolzano, è la più grande area vinicola di uve bianche della provincia e si trova sulla Strada del Vino dell'Alto Adige. Salorno, però, ha molto di più da offrire oltre ai buoni vini bianchi.

Noblesse oblige
Le prime testimonianze storiche riguardanti Salorno risalgono al 575 d.C. Il paese si trova in una posizione strategica, nel punto in cui la Valle dell’Adige si restringe dando origine alla così chiamata Chiusa di Salorno. Questo collo di bottiglia rappresenta oggi il confine tra l’Alto Adige e il Trentino ed anche quello linguistico tedesco-italiano. Questa fortunata posizione è stata favorevole allo sviluppo e all’arricchimento del paese. Per questa zona passava infatti – ma ancora oggi è così – una delle più importanti rotte commerciali tra l'Europa settentrionale e meridionale, tanto da permettere a Salorno di diventare un’importante stazione di posta per commercianti e viaggiatori. Oltre al commercio e ai servizi postali, nei secoli scorsi Salorno era nota per l’allevamento del baco da seta. Attratte dalla prosperità del paese, numerose famiglie nobili si trasferirono qui, tanto da rendere il comune quello con la maggior concentrazione di aristocratici dell’Alto Adige. L’influenza di queste famiglie si ritrova ancora oggi nell’architettura degli edifici di Salorno: il paese è caratterizzato da residenze nobiliari medievali, rinascimentali e Barocche. Una vacanza in agriturismo a Salorno è quindi la più nobile delle scelte.


Natura e arte
Oltre al centro storico di Salorno, il comune comprende le frazioni di Pochi e Cauria, che sono il punto di partenza per numerosissime escursioni. La cosa non sorprende, visto che entrambe le frazioni si trovano nelle immediate vicinanze del Parco Naturale Monte Corno, che offre una rete di sentieri di oltre 400 chilometri. Proprio dalla frazione di Cauria parte un sentiero che conduce sulla cima del Monte Corno.
Chi dal proprio appartamento o la propria camera a Salorno raggiunge Pochi, potrà visitare il Giardino delle sculture di Sieglinde Tatz-Borgogno. Attraverso circa 200 opere, l’artista affronta il tema della libertà e dell’armonia, tra arte e natura. Il Sentiero del Dürer, da Pochi, attraverso Laghetti, frazione di Egna, giunge fino a Salorno. Il percorso prende il suo nome dal famoso pittore tedesco Albrecht Dürer che nel 1494, mentre si dirigeva a Venezia, dovette deviare passando per Pochi a causa dello straripamento dell’Adige e dell’inondazione della strada principale. Chi vuole dedicare solo un paio d’ore ad un escursione non si perda la più grande attrazione di Salorno: l’Haderburg, il Castello di Salorno.

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Il comune più a sud
sul confine linguistico

Il Castello di Salorno:
rovine alto-medievali

Il sentiero Dürer:
sulle orme del pittore

Un castello da favola

Il Castello di Salorno si trova sopra il paese da cui prende il nome e, anche se è in parte ridotto a rovine, si conserva piuttosto bene. Citato per la prima volta nel XI secolo come Castellum Salurna, il castello è stato un importante punto di controllo sul transito attraverso la Chiusa di Salorno. 

Il Castello di Salorno si trova sopra il paese da cui prende il nome e, anche se è in parte ridotto a rovine, si conserva piuttosto bene. Citato per la prima volta nel XI secolo come Castellum Salurna, il castello è stato un importante punto di controllo sul transito attraverso la Chiusa di Salorno. 

Persa nel XVI secolo la sua importanza strategica, il castello fu abbandonato a se stesso. Le bianche e imponenti mura continuarono comunque ad impressionare i numerosi viaggiatori che passavano per la zona, diventando anche l’ambientazione de “La vecchia cantina di vini vicino a Salorno“, saga scritta dai fratelli Grimm. Dopo un restauro nel 2003 il castello ospita una mescita medievale, che propone piatti tipici di quel periodo storico ed è sede di vari eventi 


Il ritorno di Perkeo
Un altro evento culturale imperdibile, e un buon motivo per passare una vacanza in agriturismo a Salorno, è il festoso carnevale dedicato al famoso buffone di corte: il Perkeos Maschggra. Durante gli ultimi tre giorni di carnevale, Perkeo torna dal Castello di Heidelberg alla sua Salorno, prendendo possesso del paese. Una sfilata di pittoreschi carri e una chiassosa processione accompagnano Perkeo per le strade del paese, che vive con entusiasmo la festa più pazza dell’anno. 

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