I “
Knödel” (
canderli) hanno una lunga tradizione in Alto Adige. Sono amati sia da grandi che da piccini poiché sono svariati, deliziosi e danno l’impressione di avere “qualcosa di buono nello stomaco”.
Una moltitudine di libri di cucina si occupa di questa delizia rotonda visto che la lista di
varianti è lunghissima. Non importa se si tratta di canederli dolci o
saporiti,
sostanziosi o
leggeri, di canederli in brodo, usati come contorno oppure come piatto principale, i seguenti
consigli valgono per la
preparazione di tutti i tipi di
canederli:
- per dare forma ai canederli, inumidire le mani con acqua fredda. La pasta non deve restare attaccata al palmo della mano.
- Schiacciare bene la pasta. Prima di mettere il canederlo nell’acqua, deve avere una forma rotonda e liscia, senza incrinature. Le incrinature permettono all’acqua di entrare nella pasta del canederlo, che a quel punto cade in pezzi e l’acqua non è più appetitosa. Se infarinate i canederli dopo aver dato loro la forma, non si sformano più così facilmente.
- Si consiglia di provare mettendo prima un solo canederlo nell’acqua. Se cade in pezzi quando cuoce, aggiungete alla pasta un po’ di farina oppure di pane per canederli.
- Aggiungete un po’ di sale all’acqua, con canederli sostanziosi anche un po’ di brodo.
- Il canederlo viene messo sempre nell’acqua bollente e solo dopo la temperatura viene ridotta. Il canederlo cuoce in acqua molto calda che però non bolle più.
Chi però non ama gli esperimenti e vuole gustarsi i canederli tirolesi in modo autentico, deve venire a visitare uno dei 27 esercizi contadini del “Gallo Rosso”. Qui la contadina prepara tantissime varianti diverse come canederli allo speck, agli spinaci, al fegato tritato, alle erbe aromatiche, all’ortica oppure canederli pressati e arrostiti al formaggio secondo antiche ricette e in gran parte a base di prodotti propri del maso. Una ricchezza ineguagliabile di delizie del palato.
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