domenica, 18.06.2023
Alto Adige
Il “fuoco del Sacro Cuore di Gesù” è una tradizione che risale al 1796. Ogni anno, nel mese di giugno dopo la festa del Corpus Domini, si accendono i tradizionali falò. È un voto che viene rinnovato regolarmente dalla popolazione.
La tradizione dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù risale ad un’iniziativa dell’abate di Stams in Tirolo, nel 1796 uno degli rappresentanti più alti della regione.
In quel tempo la notizia terribile che le truppe di Napoleone I stavano avvicinandosi al Tirolo venendo da Milano giunse ai tirolesi. Tenevano allora un consiglio di guerra in cui l’abate fece la proposta di rivolgersi al Sacro Cuore di Gesù. Di seguito i combattenti per la libertà decisero di giurare, in nome del popolo, di santificare ogni anno in tutto il paese la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù con messa solenne e omelia se il Signore gli aiutasse. L’alleanza divina evidentemente servì a qualcosa.
Andreas Hofer, paladino della libertà tirolese, una volta uscito vincitore della battaglia a Berg-Isel contro le truppe franco-bavaresi nel 1809, rinnovò la promessa fatta con una grande festa. Allo stesso momento, il giorno della celebrazione diventò un festivo fisso.
Ancora oggi i fuochi del Sacro Cuore di Gesù non vengono soltanto accesi nel Tirolo, ma – dopo la separazione politica del paese – anche nell’Alto Adige in forma di fuochi di montagna visibili da lontano. Inoltre si appiccano grandi fuochi di campo anche in vari paesi. La festa viene accompagnata tradizionalmente da una messa solenne con processione e dai tipici spari di mortaretti. La festa del Sacro Cuore di Gesù è uno spettacolo che ammalia ugualmente gli abitanti del luogo quanto gli ospiti.
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