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Vacanze in agriturismo a Castelbello-Ciardes
Vacanze in agriturismo a Castelbello-Ciardes

Il fantasma dei castelli

Meta di vacanze

Castelbello-Ciardes

Vacanze in agriturismo a Castelbello-Ciardes

Una vacanza in agriturismo a Castelbello-Ciardes non è solo l‘occasione per degustare il miglior vino della Val Venosta, ma anche per scoprire i molti tesori artistici che il territorio custodisce.

Il comune di Castelbello-Ciardes si trova nella Bassa Val Venosta ed è composto dai due centri principali che gli danno il nome e dalle frazioni di Colsano, Maragno, Lacinigo che si trovano a valle, e dalle quattro frazioni montane di Montefranco, Montefontana, Montetrumes e Juval. 

Una vacanza in agriturismo a Castelbello-Ciardes non è solo l‘occasione per degustare il miglior vino della Val Venosta, ma anche per scoprire i molti tesori artistici che il territorio custodisce.

Il comune di Castelbello-Ciardes si trova nella Bassa Val Venosta ed è composto dai due centri principali che gli danno il nome e dalle frazioni di Colsano, Maragno, Lacinigo che si trovano a valle, e dalle quattro frazioni montane di Montefranco, Montefontana, Montetrumes e Juval. 

 

Come in gran parte della valle i meleti dominano il paesaggio, anche se la viticoltura gioca un ruolo importante: il comune di Castelbello - Ciardes è la principale zona vinicola della Val Venosta. Le vigne crescono rigogliose soprattutto sui pendii scoscesi del Monte Sole. Accanto ai più noti Riesling e Pinot Nero, vengono coltivati vitigni autoctoni altoatesini come la Schiava, il Lagrein, il Gewürztraminer e il Fraueler.

 

Ma che bel castello…
Arrivando al tuo appartamento o camera a Castelbello, capirai subito da dove il paese abbia preso il suo nome. Arrivando da Ovest, trovi il Castello di Castelbello sulla riva sinistra dell'Adige. Al primo sguardo capirai come mai nome fu più azzeccato per questa imponente costruzione medievale, della quale si trova testimonianza scritta a partire dal 1238. Da aprile a ottobre Castelbello è aperto al pubblico e, grazie alle visite guidate, è possibile conoscere la storia dell'edificio e della famiglia dei conti Hendl. La contessa Elvira, ultima esponente della famiglia è vissuta fino alla sua morte, nel 1998, in questo castello. Per la gioia degli amanti dell'arte, il castello ospita ogni anno due mostre di artisti famosi: le antiche pareti diventano così sfondo per nuove creazioni artistiche.


Castel Juval
Di minor imponenza, ma non per questo meno suggestivo e meritevole di una visita è Castel Juval, che si trova nelle immediate vicinanze ed è la residenza estiva del celebre alpinista Reinhold Messner. Il castello, arroccato sopra una altura all'ingresso della Val Senales, risale alla seconda metà del XII secolo. Dopo vari passaggi di proprietà, minacciato dal passare del tempo, il castello è stato restaurato agli inizi del Novecento. Reinhold Messner scoprì per caso il castello, decidendo fin da subito che quella sarebbe stata la sede del suo primo Messner Mountain Museum. In curioso contrasto con gli affreschi rinascimentali, il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza Tantra, una mostra dedicata alla figura mitica di Ling Gesar ed una raccolta degli equipaggiamenti utilizzati da Messner nelle sue spedizioni.  Il Museo è aperto al pubblico della fine di marzo ai primi di novembre, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto, in cui il noto scalatore trascorre qui le sue vacanze.
Una vacanza in agriturismo a Castelbello-Ciardes è una buona occasione per programmare una escursione dedicata ai castelli: partendo dal Castello di Castelbello si segue un sentiero delle rogge fino a Juval, si può quindi proseguire fino alle rovine del Castello di Colsano di Sopra.

Come in gran parte della valle i meleti dominano il paesaggio, anche se la viticoltura gioca un ruolo importante: il comune di Castelbello-Ciardes è la principale zona vinicola della Val Venosta. Le vigne crescono rigogliose soprattutto sui pendii scoscesi del Monte Sole. Accanto ai più noti Riesling e Pinot Nero, vengono coltivati vitigni autoctoni altoatesini come la Schiava, il Lagrein, il Gewürztraminer e il Fraueler.

 

Ma che bel castello…
Arrivando al tuo appartamento o camera a Castelbello, capirai subito da dove il paese abbia preso il suo nome. Arrivando da Ovest, trovi il Castello di Castelbello sulla riva sinistra dell'Adige. Al primo sguardo capirai come mai nome fu più azzeccato per questa imponente costruzione medievale, della quale si trova testimonianza scritta a partire dal 1238. Da aprile a ottobre Castelbello è aperto al pubblico e, grazie alle visite guidate, è possibile conoscere la storia dell'edificio e della famiglia dei conti Hendl. La contessa Elvira, ultima esponente della famiglia è vissuta fino alla sua morte, nel 1998, in questo castello. Per la gioia degli amanti dell'arte, il castello ospita ogni anno due mostre di artisti famosi: le antiche pareti diventano così sfondo per nuove creazioni artistiche.


Castel Juval
Di minor imponenza, ma non per questo meno suggestivo e meritevole di una visita è Castel Juval, che si trova nelle immediate vicinanze ed è la residenza estiva del celebre alpinista Reinhold Messner. Il castello, arroccato sopra una altura all'ingresso della Val Senales, risale alla seconda metà del XII secolo. Dopo vari passaggi di proprietà, minacciato dal passare del tempo, il castello è stato restaurato agli inizi del Novecento. Reinhold Messner scoprì per caso il castello, decidendo fin da subito che quella sarebbe stata la sede del suo primo Messner Mountain Museum. In curioso contrasto con gli affreschi rinascimentali, il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza Tantra, una mostra dedicata alla figura mitica di Ling Gesar ed una raccolta degli equipaggiamenti utilizzati da Messner nelle sue spedizioni.  Il Museo è aperto al pubblico della fine di marzo ai primi di novembre, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto, in cui il noto scalatore trascorre qui le sue vacanze.
Una vacanza in agriturismo a Castelbello-Ciardes è una buona occasione per programmare una escursione dedicata ai castelli: partendo dal Castello di Castelbello si segue un sentiero delle rogge fino a Juval, si può quindi proseguire fino alle rovine del Castello di Colsano di Sopra.

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Allevamento di bestiame, viticoltura o frutticoltura
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14 maso masi
Azzera il filtro
14 maso trovato masi trovati
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Guld-Hof flower flower flower
Fam. Kaserer  | Castelbello-Ciardes  (Val Venosta)
Frutticoltura
Prodotti del maso: confetture di frutta, spezie a base di erbe, frutta fresca di stagione ...
Offerte contadine: visita guidata al maso, visita guidata al maso con degustazione di prodotti, la gestione dell’orto del maso
Appartamento da 90€ per notte
Klostergut flower flower flower
Fam. Blaas  | Castelbello-Ciardes  (Val Venosta)
Maso con agricoltura biologica, Frutticoltura
Prodotti del maso: confetture di frutta, succhi di frutta, verdure fresche di stagione ...
Offerte contadine: sperimentare la vita di tutti i giorni al maso
4,9
"Eccellente"
(46 recensioni)
Appartamento da 80€ per notte
Waalhof flower flower flower
Fam. Prantl  | Castelbello-Ciardes  (Val Venosta)
Maso con agricoltura biologica, Frutticoltura
Prodotti del maso: confetture di frutta, verdure fresche di stagione, frutta fresca di stagione ...
Offerte contadine: sperimentare la vita di tutti i giorni al maso, visita guidata al maso, la gestione dell’orto del maso
5,0
"Molto buono"
(2 recensioni)
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Vacanze a Castelbello-Ciardes

Escursioni lungo
le antiche rogge

La pista ciclabile
“Via Claudia Augusta”

Mostre d’arte
al Castello di Castelbello

Camminando lungo le rogge

I Waalweg, gli stretti sentieri delle rogge che costeggiano gli antichi canali di irrigazione hanno guadagnato oggi popolarità tra gli escursionisti. Creati nel Medioevo, questi stretti canali servivano ai contadini per portare a valle l’acqua per l’irrigazione delle colture. 

I Waalweg, gli stretti sentieri delle rogge che costeggiano gli antichi canali di irrigazione hanno guadagnato oggi popolarità tra gli escursionisti. Creati nel Medioevo, questi stretti canali servivano ai contadini per portare a valle l’acqua per l’irrigazione delle colture. 

Il compito di controllare il corretto funzionamento di questa estesa rete di corsi d'acqua artificiali era affidato al Waaler. Alcuni di questi canali sono dotati di un curioso meccanismo di allarme, i Waalschellen, che grazie ad un piccolo mulino azionato dall’acqua muove un martello che percuote una campana. Venendo meno il suono di questa campana il Waaler era in grado di capire che l’acqua aveva smesso di scorrere, e che era necessario il suo intervento. 

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